Rapato a zero
I racconti, i momenti musicali e i testi originali di Luca Cittadini abbozzano un ritratto a rapide pennellate di Carlo Coccioli, “lo scrittore assente”, come lo definì Pier Vittorio Tondelli.
Ouverture di Marco Coccioli
Marco presenta l’itinerario esistenziale di Carlo. Nello svolazzare della Paloma e dell’uccello fuggitivo di Norwegian Wood
Luca Cittadini prova a entrare nel personaggio
Carlo rivive attraverso le riflessioni di Luca. Besame Mucho declina alla messicana il dramma dell’attaccamento e del distacco
Luca Cittadini legge: Italiani in treno
Vertici di ilarità in questo racconto tutto italiano. Con Quizás, Quizás, Quizás a mo’ di interrogativo di fondo
Fiorenza Da Rold legge: Leggendo Milarepa
Meditando sulla vacuità delle cose, tra un controbuffet e un conigliolo alla cacciatora, sulla scorta di “un libro divino“. Che porta a concludere:Throw It Away
Luca Cittadini riflette sulla lingua e legge: Mi sveglio alle 7:20
Cani, piante, e Dio in una stanza. Un Dio melodioso come gli amati Beatles di While My Guitar Gently Weeps e Michelle
Fiorenza Da Rold legge: Caro Sergio
L’absent e Motherless Child racchiudono l’epistola all’amico scomparso: invettiva contro la morte e canto di nostalgia per la sua assenza perpetua
Luca Cittadini legge: Rapato a zero
Estrosa lezione di ribellione anticonformistica nel brano più spassoso. Con bonomia e inno finale: All You Need Is Love
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